Come cambia il gaming con l’intelligenza artificiale? Come accade in molti settori l’avvento di questa tecnologia innovativa promette di fare faville.
Unione tra gaming e AI
In questi ultimi mesi abbiamo visto l’intelligenza artificiale conquistare davvero ogni ambito. Quello del gaming, se ci pensiamo, potrebbe davvero beneficiare di cambiamenti sostanziali all’interno dell’intrattenimento. Soprattutto per quel che riguarda la possibilità di simulare potenzialmente moltissime cose che al momento non siamo in grado di riprodurre in maniera credibile.
Gli esperti in tal senso puntano soprattutto sugli NPC o non playable character. Questi sono i personaggi che, pur essendo parte di un videogioco, non hanno un ruolo chiave nella narrazione. E per tale ragione non vengono utilizzati dal giocatore. Per capirci sono gli abitanti che vediamo andare avanti e indietro in contesti cittadini o più in generale quegli esseri che non hanno un ruolo definito e che non di rado hanno limitate possibilità di parola all’interno del game.
Integrando il gaming con l’intelligenza artificiale sarebbe sicuramente possibile dare una nuova vita a questi personaggi marginali. Gli esperti pensano che sarebbe possibile donare loro uno spessore maggiore e forse dar modo loro di reagire in maniera dinamica al gioco. O creare delle conversazioni con il giocatore e il suo personaggio.
Sembra molto complesso, ma in realtà non c’è niente di strano. E con molta probabilità non cambierebbe nemmeno la narrazione all’interno del gioco. Però sarebbe possibile in questo modo, in tale ambito, arricchire il gaming a livello di esperienza.
Esperienza di gioco migliore
Pensando all’unione tra gaming e intelligenza artificiale c’è chi spiega che si potrebbe dar vita in questo modo a un videogioco infinito. Come? Lavorando sulla trama e dando modo all’AI di lavorare su questo aspetto. Fino a questo momento per quanto si possa decidere di seguire delle quest di tipo secondario, il gioco comunque finisce. L’intelligenza artificiale potrebbe invece generare tantissime e situazioni partendo da quella principale.
Attenzione, qui però sorgerebbe un grande problema. Nessuna casa di produzione di videogiochi applicherebbe l’intelligenza artificiale in questo modo. Per queste, infatti, la possibilità di avere storie infinite in uno stesso gioco sarebbe molto limitante dal punto di vista del guadagno.
Il gaming subirebbe miglioramenti sostanziali soprattutto per quel che concerne particolari che vengono considerati non importanti ma che sono fondamentali come la lingua. Un’applicazione dell’intelligenza artificiale potrebbe infatti riguardare la creazione di voci in qualsiasi lingua da utilizzare all’interno del gioco.
Come è possibile notare si tratta di elementi potenziali tutti riguardanti l’esperienza di gioco. La vera domanda che bisogna porsi è: le aziende di produzione vorranno davvero migliorare il settore del gaming sfruttandone le peculiarità?