Quante volte si compra un animaletto di peluche ai bambini che chiedono un animaletto domestico da tenere in casa e coccolare? Molte volte, è sicuro. Ebbene, grazie all’ultima invenzione di due ingegneri della Stellenboch University, ora sarà possibile accontentare le richieste dei nostri bimbi con un pupazzo molto particolare che non sporca, non necessita di costoso cibo per essere alimentato ma che riesce comunque a regalare moltissime soddisfazioni.
Community-Kat, è questo il nome dell’animale in peluche, è un morbido leopardo vestito alla moda (i jeans e la felpa con il cappuccio lo rendono del tutto simile a un mascotte di una grande squadra di basket americana) che è in grado di riconoscere i suoi padroncini, il Professor Johan du Preez e lo studente Ludwig Schwardt, e fare le fusa come se fosse vero.
Dopo numerosi studi e molti test di sperimentazione, l’animale è ora in grado di riconoscere la voce dei suoi creatori e di far loro le fusa come se fosse un vero felino. Al contrario, se messo tra le mani di sconosciuti, il giocattolo non risparmia suoni e manifestazioni di disagio. Non pensate però, cari bambini, di poter abbandonare il vostro Communi-Kat sotto il letto: il leopardo è un peluche dal cuore tenero che potrebbe dimostrare tristezza e grande delusione verso il proprio padroncino. Il Communi-Kat creato dai due ingegneri è infatti in grado di riconoscere la luce dal buio e di sentire la voce del proprio padrone reagendo agli stimoli tattili che riceve con manifestazioni di affetto.
Il peluche è ancora in fase di sperimentazione (quello che vedete in foto è il primo prototipo) e molto altro deve ancora essere svelato al pubblico. Dal giorno dell’annuncio del suo sviluppo, però, molti produttori di giocattoli hanno fatto sapere di essere interessati all’acquisto del prototipo, un prodotto che sarà sicuramente molto apprezzato da tutti i bambini che non possono tenere in casa un animale domestico. I due ingegneri si dimostrano eccitati all’idea di vedere il loro giocattolo in vendita in tutto il mondo ma, entusiasmo a parte, comunicano che serviranno ancora due anni per vedere terminato il primo peluche interattivo.