I peluches, come quelli Trudi, sono un desiderio intramontabile per i bambini. Tra i più amati, appunto, quelli dell’azienta veneta Trudi. Non tutti lo sanno ma questo marchio nasce per gioco e per passione dalle abili mani di una signora di Tarcento, paese in provincia di Udine, negli anni Sessanta. La signora era Trudi Müller Patriarca, che, ancora adolescente cominciò a creare con ago, filo e pezzetti di stoffa, graziosi animaletti, per sé e per i propri amici. Nasce così quell’inconfondibile Trudi Style e quel marchio che è leader nel mercato ancora oggi e che presenta periodicamente tante novità…Cosa ha distinto fin dall’inizio i peluches Trudi dagli altri prodotti simili? La risposta è nell’innovazione estetica che rende gli animaletti molto simili a quelli reali, senza tinte innaturali come il rosa o il turchese, e nella scelta dei materiali, estremamente morbidi rispetto al mohair usato fino ad allora. Cambia anche l’imbottitura: la tradizionale paglia viene sostituita con l’ovatta, rendendo così il peluche lavabile e morbido da abbracciare. Negli anni Ottanta Trudi si evolve e diventa brand di successo. Dalle “Miniature” nascono “Trudini” e “Mini Trudini”: Trudi di piccola taglia, da collezionare, destinati a diventare i best seller della collezione e ad aprire nuovi mercati. Alla linea di prodotti classici Trudi, inoltre, viene associata anche una serie di articoli con immagine più dolce, studiati in particolare per stimolare lo sviluppo sensoriale del neonato: la linea Baby. Negli anni Novanta, Trudi ottiene la certificazione UNI EN ISO 9001 e lancia sul mercato la linea di peluche più piccoli del mondo: le “Sweet Collection”.
Ed eccoci alle novità più recenti: negli ultimi anni nascono i primi Bussi: teneri peluche contraddistinti da un ciondolo in legno a forma di cuore, dal dolcissimo sorriso e dal corpo dinoccolato. E per le novità recentissime: nasce Trudimia, “dolcemente tua, teneramente Trudi”. Per l’azienda Trudi inizia una nuova avventura nel mondo delle bambole.